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Trattamento acqua

ACQUA IN BOTTIGLIA VS ACQUA DELL’ACQUEDOTTO

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L’acqua in bottiglia vs acqua dell’acquedotto filtrata con l’apparecchio WAS

Per poter scegliere l’acqua minerale imbottigliata più indicata ai nostri bisogni dobbiamo tenere conto dei vari parametri che sono riportati sull’etichetta delle bottiglie in commercio:

  • Residuo fisso (contenuto in sali minerali dopo l’evaporazione di 1 litro di acqua a 180°), più questo valore è basso, più l’acqua è leggera
  • pH indica il grado di acidità dell’acqua, un pH inferiore a 7 indica un’acqua acida, un pH uguale a 7 indica un’acqua neutra, un pH superiore a 7 indica un’acqua alcalina, un’acqua acida favorisce la digestione, le acque alcaline aiutano a riequilibrare l’acidità dello stomaco
  • Temperatura (in gradi °C) di imbottigliamento dell’acqua
  • Sostanze disciolte sono i sali minerali presenti in un litro d’acqua
  • L’acqua imbottigliata deve avere un basso valore di nitrati e l’assenza di nitriti
  • L’acqua imbottigliata deve essere batteriologicamente pura
  • La data di scadenza indica la data entro la quale è consigliabile consumare l’acqua L’acqua imbottigliata deve essere conservata in un luogo fresco, al riparo dalla luce e dal calore del sole, che può alterare le caratteristiche dell’acqua.

L’indagine realizzata nell’ambito del progetto Atlante Europeo dell’EuroGeoSurveys Geochemistry Expert Group (pubblicata nel maggio 2010 dalla rivista ‘Le Scienze’) ha permesso di conoscere tutti i dati relativi alla composizione delle acque minerali europee.
Analisi acque minerali

Con WAS otterrai l’acqua che risponderà alle tue necessità …..

….. e soprattutto eviterete anche tutto questo …..

L’AFFINAMENTO DELL’ACQUA

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ALCUNE RIFLESSIONI

L’acqua osmotizzata rimuove parte dei sali minerali necessari al nostro organismo?

Gli esperti della salute pubblica raccomandano vivamente di bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno.
Per ingerire la RDA (Recomanded Daily Allowance – Dose giornaliera raccomandata) di alcuni sali minerali utili all’organismo, ad esempio una persona di Milano dovrebbe bere:
– 76 bicchieri di acqua al giorno per ottenere la RDA del calcio
– 1.846 bicchieri di acqua al giorno per ottenere la RDA del ferro
– 168.960 bicchieri di acqua al giorno per ottenere la RDA del fosforo
Quindi è ormai comunemente stabilito che l’acqua non deve essere considerata come elemento su cui contare per l’apporto dei sali minerali necessari al corpo umano, poiché una persona adulta e sana che beva 2 litri di acqua mediamente mineralizzata al giorno riceve un apporto di calcio del 6%, di magnesio del 3% e di sodio del 2% del suo fabbisogno giornaliero.

Perché bere acqua con un basso residuo fisso fa bene?

Con l’analisi chimica si definiscono le qualità dei minerali inorganici che si trovano nell’acqua, in particolare vengono determinate le quantità di calcio, magnesio, sodio, potassio, idrogeno, carbonato, solfato, nitrati cloruro, silice, ferro, alluminio, stronzio, bromo, iodio, nitriti, fosforo, mercurio, bario e i gas disciolti come ossigeno, anidride carbonica, azoto ed altri.
La somma dei minerali inorganici da il residuo fisso che si ottiene facendo evaporare un litro di acqua a 180°C.
Il residuo fisso viene espresso in milligrammi per litro ed è un parametro determinante per la valutazione della qualità dell’acqua,infatti più è basso il residuo fisso migliore è la qualità dell’acqua.
Questo perché quasi tutti i minerali inorganici non sono assimilabili dalle cellule umane e si depositano all’interno dell’organismo e danno origine nel medio lungo periodo a disturbi funzionali.

E la sicurezza dell’acqua per neonati e donne in gravidanza?

I limiti di legge imposti all’acqua potabile sono restrittivi ma non specifici per queste due categorie, in particolare le donne in gravidanza devono tenere d’occhio i nitrati, mentre per i bambini oltre ai nitrati va considerato il residuo fisso, che è meglio sia basso. 
Concludendo, un’acqua con il residuo fisso molto basso (leggera) è preferibile per neonati e donne in gravidanza.

 

L’ACQUARIO OK

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L’ACQUARIO OK NECESSITA DI ACQUA PURA


Nei nostri acquari l’elemento principale è ovviamente l’acqua. tant’è vero che per pesci e invertebrati è molto più che l’aria per gli uccelli o gli animali terrestri: essa entra infatti a far parte della loro composizione corporea anche fino al 90%, permea le mucose, invade i tessuti, costituisce un unicum tra ambiente ed essere vivente.

L’acqua normalmente erogata dall’acquedotto contiene in misura variabile un’infinità di sostanze ad alto rischio per i nostri beniamini, benché “quasi innocue” per noi umani.
Ma allora che fare? Spesso si fa ricorso ai depuratori domestici, agli addolcitori (detti anche demineralizzatori o deionizzatori), i quali, però, non sono idonei al nostro scopo: le resine a scambio ionico di cui sono costituiti ci forniscono un’acqua a basso o nullo contenuto di calcare, utilissima per vari usi domestici (come nel ferro da stiro a vapore o nella caldaia del caffè espresso), ma inadatta per la vita dei pesci.

L’unica scelta valida rimane quindi l’acqua filtrata dagli apparecchi ad osmosi inversa: il risultato è un’acqua privata dalle impurità.

L’acqua così ottenuta è perfettamente pura e adatta a ricevere la miscela specifica per la vita dei pesci. Queste miscele, che troverete comunemente presso il vostro negozio di fiducia, daranno il giusto dosaggio di sali e di oligoelementi permettendo così di ottenere un’acqua completamente compatibile con le esigenze di ogni specie allevata in acquario.

L’IMPORTANZA DEL GHIACCIO NELLA PREPARAZIONE DEI COCKTAILS

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Il ghiaccio è l’elemento indispensabile nel 99% dei casi per la preparazione dei cocktails.
Si può dire che il freddo è una componente del cocktail esattamente come i superalcolici e i liquori.
Il ghiaccio casalingo non è il massimo per i cocktails, l’acqua specialmente se troppo calcarea, non va bene, si deve usare acqua pura è preferibile se non si dispone di un apparecchio per il trattamento domestico dell’acqua del’acquedotto meglio utilizzare l’acqua minerale naturale.

Per chi ha voglia di cimentarsi nella preparazione frequente di cocktails dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di disporre
– di un apparecchio per il trattamento dell’acqua
– della macchina del ghiaccio o di un frigorifero con incorporato la macchina del ghiaccio
Il ghiaccio se non è cristallino non dura, ideale è disporre della macchina per il ghiaccio che permette di ottenere cubetti cristallini duri che si sciolgono molto lentamente mantenendo la bevanda a lungo fredda evitando così di annacquare rapidamente il cocktail.
Naturalmente il ghiaccio ottenuto dalla macchina incorporata in alcuni frigoriferi va benissimo.

Come possiamo avere a disposizione l’acqua che desideriamo?
Il nostro suggerimento
Gli apparecchi a osmosi inversa che JC sottopone alla vostra attenzione sono i WAS, prodotti in Slovenia.

Tra le loro peculiarità vogliamo segnalarvi:
– Hanno un programma elettronico per il funzionamento ed il controllo della qualità dell’acqua
– Sistema di filtraggio diretto senza serbatoio di accumulo, grazie alla pompa ad alta prestazione
– Sistema di autolavaggio evita la formazione di batteri
– Sono dotati di sistema acqua-stop che blocca un’eventuale perdita d’acqua
– L’avvisatore acustico e i led avvisano in caso di malfunzionamento
– Viene segnalato quando è necessario sostituire i filtri

Per una filosofia salutistica JC non sceglie di distribuire prodotti che oltre a trattare l’acqua la rendono gasata con aggiunta di anidride carbonica.

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METTI IN TAVOLA LA BROCCA CON LA TUA ACQUA

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Dalla antica fontanella al “Chiosco dell’acqua” all’apparecchio domestico per l’affinamento dell’acqua.
La fontanella pubblica nell’ambiente urbano ha rappresentato il punto centrale e qualificante della città, spesso rappresentata come complesso architettonico/scultoreo.
La diffusione delle reti di acquedotto nelle città ha permesso nel giro di pochi anni di disporre dell’acqua potabile direttamente nelle abitazioni ciò ha comportato una oggettiva riduzione dell’“utilità” delle fontanelle come fonte di approvvigionamento dell’acqua.

Dal Drago verde, Toret, …… ai Chioschi dell’acqua ……. all’apparecchio domestico

Premesso che i Chioschi dell’Acqua sono anch’essi alimentati da acqua di acquedotto con caratteristiche di qualità che già all’origine dovrebbero essere conformi ai requisiti di legge, l’esperienza acquisita in questi anni a riguardo ci consente di affermare che queste installazioni oltre a migliorare alcune delle caratteristiche organolettiche, attraverso un processo di trattamento dell’acqua dell’acquedotto, che maggiormente incontrano il favore degli utilizzatori finali garantiscono alle amministrazioni un significativo ritorno d’immagine in quanto contribuiscono a promuovere il concetto di “mondo sostenibile” (meno bottiglie, meno trasporti, etc…).

Attenzione
Al fine di favorire il corretto approvvigionamento dell’acqua dal Chiosco, evitando rischi dal punto di vista igienico-sanitario, tutti dobbiamo rispettare alcune regole tra le quale, non in modo esaustivo, citiamo:
– Il divieto di applicare o accostare ai rubinetti di erogazione dell’acqua dispositivi di vario genere per consentire modalità anomale di prelievo (es. canne, prolunghe, etc.):
– Il divieto di toccare o imbrattare: erogatori, griglia e il piano di appoggio sottostanti.

E se non volete recarvi frequentemente presso il Chiosco con il cestello delle bottiglie o se non siete sicuri che tutti rispettano le regole per l’utilizzo dei chioschi dell’acqua?

La soluzione sta nel dotarvi di un apparecchio per uso domestico per il trattamento dell’acqua con sistema diretto senza serbatoio, in modo che, a casa vostra, avrete la possibilità di bere e cucinare con la vostra acqua quando lo desiderate e senza doverla stoccare.

Ricordate se desiderate stoccare l’acqua di:
– Utilizzate bottiglie e/o contenitori da adibire esclusivamente a tale scopo, nella scelta preferite il vetro
– Usate contenitori con tappo a chiusura ermetica.
– Prima di ogni prelievo verificate la pulizia del contenitore.
– Non riempite i contenitori completamente ma lasciare un po’ di aria tra il tappo ed il livello del liquido.
– Conservate l’acqua in luoghi freschi e non lasciarla in posti esposti al sole o al caldo.
– Non conservatela per lunghi periodi, preferendo frequenti approvvigionamenti evitando di effettuare grandi scorte.

Gli apparecchi a osmosi inversa che JC sottopone alla vostra attenzione sono i WAS, prodotti in Slovenia.

Tra le loro peculiarità vogliamo segnalarvi:
– Hanno un programma elettronico per il funzionamento ed il controllo della qualità dell’acqua
– Sistema di filtraggio diretto senza serbatoio di accumulo, grazie alla pompa ad alta prestazione
– Sistema di autolavaggio evita la formazione di batteri
– Sono dotati di sistema acqua-stop che blocca un’eventuale perdita d’acqua
– L’avvisatore acustico e i led avvisano in caso di malfunzionamento
– Viene segnalato quando è necessario sostituire i filtri

Per una filosofia salutistica JC non sceglie di distribuire prodotti che oltre a trattare l’acqua la rendono gasata con aggiunta di anidride carbonica.

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L’IMPORTANZA DELL’ACQUA NELLA PREPARAZIONE DEL TE’

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Il modo in cui un tè viene preparato influenza in modo determinante le caratteristiche organolettiche dell’infuso che se ne ottiene. In tale processo la scelta dell’acqua ricopre un ruolo fondamentale.

L’acqua per la preparazione di un buon tè non dovrebbe essere troppo alcalina poiché questo provoca l’ossidazione dei polifenoli contenuti nel tè e la conseguente precipitazione, con il risultato di produrre un’infusione piatta e priva di sapore, non dovrebbe avere un alto contenuto di ferro, rame e altri metalli, poiché questo tende a rendere l’infuso più scuro alterando il gusto del tè.

L’acqua è la madre del tè, la teiera suo padre ed il fuoco il suo maestro.
 
Già in epoca Tang Lu Yu, il personaggio più importante della storia del tè di tutti i tempi nel suo celebre Cha jing ha sottolineato come la qualità dell’acqua possa influenzare il gusto del tè. Le caratteristiche e la temperature dell’acqua, la sua quantità rispetto al peso del tè, il tempo d’infusione e il tipo di strumenti utilizzati sono i fattori da tenere in considerazione per preparare al meglio qualsiasi tipo di tè.

La prima considerazione che ci suggerisce Lu Yu è quella di non usare mai acqua che ha riposato o stagnante: la migliore acqua da tè deve essere sempre e comunque fresca e corrente.

Per questo motivo, la migliore acqua della quale ognuno dispone nelle proprie case è quella corrente che esce dal rubinetto, a patto che questa abbia qualità chimiche e organolettiche buone.

Come riconoscere quindi una buona acqua di rubinetto adatta per la preparazione del tè?

Prelevate innanzitutto un bicchiere di acqua fresca dal rubinetto, annusatela e assaggiatela: prima di tutto non deve presentare odori o sapori sgradevoli; questi sarebbero trasmessi all’infusione del tè rovinandone aromi e gusto. In particolare, l’eccessiva presenza di cloro – aggiunto all’acqua per motivi igienici – altererà le qualità organolettiche dell’infusione di tè.

Anche la durezza dell’acqua – cioè la concentrazione di ioni di calcio e magnesio influisce sul colore e sul gusto del tè rendendolo più amaro, pertanto è bene evitare l’uso di acqua particolarmente dura.

Vogliamo ricordare inoltre che le acque distribuite dagli acquedotti pubblici, sono rigorosamente controllate e trattate in modo da renderle igienicamente sicure. Tuttavia i trattamenti impiegati e i problemi legati alla distribuzione, come il passaggio nei tubi fino al proprio rubinetto, potrebbero arricchire l’acqua di sostanze estranee di natura chimica e organica che opportunamente andrebbero filtrate.

In considerazione di quanto detto sopra, la migliore acqua per la preparazione del tè è sempre quella corrente del rubinetto, tuttavia quest’acqua potrebbe non essere adatta alla preparazione del tè a causa di cattive qualità chimiche, fisiche e organolettiche. Una buona soluzione è quindi rappresentata dall’impiego di impianti di filtraggio dell’acqua tali da ridurre significativamente cloro, metalli, durezza, corpi solidi di natura chimica e organica.

Come possiamo avere a disposizione l’acqua che desideriamo?
LA TUA ACQUA

Dotati dell’apparecchiatura ad uso domestico per il trattamento di acque potabili WAS con sistema di filtrazione ad osmosi inversa e regolando la valvola by pass potrai ottenere LA TUA ACQUA.

L’importanza dell’acqua nella preparazione del tè può essere ora ben compresa con una semplice prova pratica, sarà sufficiente preparare con acqua minerale in bottiglia, acqua di rubinetto e acqua di rubinetto filtrata lo stesso tipo di tè, prelevato dalla stessa confezione in pari quantità, con lo stesso tipo di teiera o tazza (JC  vi consiglia le porcellane CATBRIYUR) e con lo stesso tempo di infusione.

Confrontate le tre infusioni di tè valutando il colore, la trasparenza, la limpidezza, la qualità degli aromi e del gusto.
 
In un attimo la risposta sarà chiarissima.

L’IMPORTANZA DELL’ACQUA NELLA PREPARAZIONE DELLA BIRRA

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HOMEBREWING
L’arte di produrre la birra in casa


Nonostante la birra sia formata da 90-95% di acqua si tende a sottovalutare l’importanza di questo elemento, anche perché solitamente la birra si può produrre anche senza curarsi troppo dell’acqua.
E’ vero però che se è relativamente facile produrre una birra “discreta”, lo è meno farne una “ottima”.
Il birraio che punta all’eccellenza deve necessariamente curare tutti gli aspetti e l’acqua è uno di questi, l’acqua, infatti, (o meglio la sua composizione in termini di sali minerali ed eventuali altre sostanze disciolte) influisce sul gusto della birra.

Ecco alcuni esempi di acque tradizionalmente utilizzate per realizzare pils, dunkel, stout, dort e ales (ppm/ mg/l)


Come possiamo avere a disposizione l’acqua che desideriamo?
LA TUA ACQUA


Dotati dell’apparecchiatura ad uso domestico per il trattamento di acque potabili WAS con sistema di filtrazione ad osmosi inversa e regolando la valvola by pass potrai ottenere LA TUA ACQUA.

Con gli apparecchi WAS potrai avere a disposizione un’acqua molto “morbida” e trattarla con sali per giungere ai livelli desiderati. I sali sono reperibili nei negozi di enologia e/o homebrewing.